per la pelle di abele
Fratello che dai
un morso per primo
fratello
d’avanzi
ben vestito, ben
nutrito, ma povera bestia
primo latte,
medesima carne
ultimo insulto
scolpito nella memoria
la mia voce, i
miei occhi
contro
di madre, fratta
nei due discepoli
contendenti lo scettro della
dignità sua.
Abele mordente,
Caina rabbia
Abele infedele,
Caino colpevole.
Il suo sangue
serpeggia in mille direzioni
il cammino
resta uno, accidentato
viaggio d’eterno
ritorno
al legame
massacrato.
Trapassato il
prossimo tuo
rimani in
difetto.
Spaccata l’unica
mela
che il peccato
abbia prodotto
e l’amore
benedetto.
E fu così, per
questo mio modo imperfetto
che mai seppi il
metodo retto
d’impugnare
l’estremo
virtuoso del falcetto.
Per la pelle di Abele
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