caccia al tesoro
Ho nascosto quello che conta
e l’ho riposto in una grande colpa
il valore, e l’amore, e la fedeltà
i denari nella parete
in una casa diroccata
la più fatiscente di tutte
il più guasto dei ricoveri
già in procinto di crollare
la custodia della peggior foggia
laddove nessuno li cercherà mai, questi tesori
e perciò mai potrà dissiparli
e men che meno
giustamente spenderli
o aumentarli, o diminuirli
né logorarli né perderseli
né tramandarli, o donarli di cuore.
Immaginarli, forse
fantasticarne, sì
come di una leggenda
una storia di villania
della bassa campagna
come farsi segnare -
di quelle vecchie usanze
cui nessuno vuol ricorrere
a cui nessuno vuol più credere
da cui nessuno vuol imparare
perché, andiamo, sono assurde.
Perché, forse, sono anche vere
e se lo sono, allora di certo fa male sapere
questa condanna a morire per negazione
nella sola volontà di dimenticarsi
una tenacia al servizio di se stessa
un’avarizia per la tomba.
Se fosse
vero, dispiacerebbe
a ben guardarci.
Caccia al tesoro
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